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Congelare debiti per settore moda “Regione obiettivo 1, occasione con recovery. Politica faccia presto”

La modae' il secondo settore industriale italiano. Fattura 100 miliardi, il 70% va in export, e' il settore trainante dell'Italia insieme al turismo.

“Il Molise e’ un’area depressa, rientra per questo tra le Regioni dell’obiettivo 1. Il paziente era gia’ malato e la crisi e’ arrivata ad aggravata una situazione gia’ di per se’ debole economicamente e finanziariamente”. Lo spiega all’agenzia Dire il presidente di Confartigianato Molise Romolo D’Orazio, che rilancia la proposta del settore moda al nuovo governo.

“La moda – sottolinea – e’ il secondo settore industriale italiano. Fattura 100 miliardi, il 70% va in export, e’ il settore trainante dell’Italia insieme al turismo. Non dobbiamo pensare alle grandi maison ma a centinaia di migliaia di piccoli laboratori sparsi sul territorio con 10 o 15 unita’ di personale, cioe’ microimprese che rischiano di essere spazzate via dalla crisi, devastando un intero settore. La proposta che facciamo e’ essenzialmente di aiutare finanziariamente queste aziende congelando i debiti, che siano bancari, verso l’erario o verso I fornitori, con l’intervento delle banche”.

Per D’Orazio il rischio e’ che con la ripresa “quando finira’ il blocco dei licenziamenti, quando non saranno piu’ in vigore misure che hanno consentito la cassa integrazione, lo stop alle cartelle Equitalia e le moratorie con le banche, riaprendo tutto come prima, bisognera’ pagare tutto nuovamente. Non possiamo farcela, e’ impossibile”.

Alle istituzioni locali, il presidente di Confartigianato chiede di “agire rapidamente. Il Molise ha due opportunita’: il Recovery Plan e l’ingresso tra le Regioni obiettivo 1. Alla politica molisana chiediamo di fare presto, di farsi trovare pronti. Fino ad oggi i tempi della politica non hanno mai coinciso con quelli delle aziende”.

Anche le aziende devono “farsi trovare pronte, puntando a nuovi modelli di business. Non ci saranno fiere e incontri con buyer internazionali. Allora – suggerisce D’Orazio – occorre sfruttare le conoscenze apprese, grazie al crisi, nel campo della digitalizzazione. Per i giovani, quelli che oggi si stanno per laureare, e’ una occasione, e’ una grande prospettiva per i prossimi dieci anni”.

 

Fonte Agenzia Dire

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