(ANSA) – ISERNIA, 17 mar – Dalla candidatura a Capitale della Cultura per dire al mondo: “Isernia esiste”, alla notorietà piovuta all’improvviso, perché è l’unica provincia senza casi accertati di Covid-19, il passo è stato brevissimo.
Il sindaco, Giacomo d’Apollonio, fa gesti scaramantici cercando le chiavi in tasca per toccare ferro. “Guardi che non sono l’unico qui – commenta – in molti hanno fatto incetta di corni, cornetti e ferro di cavallo. Certo saremo stati più orgogliosi se l’attenzione nazionale fosse stata calamitata dalla candidatura”. Ma fa capire che Isernia è una provincia ‘sana’ sotto molti punti di vista, non solo virali. “Non abbassiamo la guardia. Siamo circondati da dal virus, siamo pochi (85mila abitanti in tutta la provincia), i boschi ci aiutano a rimanere isolati”. D’Apollonio spiega: “Il nome Italia nasce proprio qui con la prima Lega Italica di cui Isernia era a capo. Ci piacerebbe ritornare al centro della storia, ma con profili diversi da quello attuale e con crescita economica e sociale”.