(ANSA) – CAMPOBASSO, 22 GIU – La processione dei ‘Misteri’ si svolge ogni anno a Campobasso in occasione della ricorrenza del Corpus Domini, un unicum nella tradizione religioso-popolare che potrebbe ricevere il riconoscimento di patrimonio culturale dall’Unesco. Nel giorno della sfilata sono migliaia i turisti che arrivano per assistere al tradizionale appuntamento che si ripete da anni. Si ha notizia, dal 16/o secolo, dell’allestimento di sacre rappresentazioni su palchi in legno collocati nei pressi delle chiese. A partire dal secolo successivo le principali Confraternite laiche della città, per solennizzare la festività del Corpus Domini, iniziarono a rappresentare scene sacre il cui soggetto, collocato su basi in legno che venivano portate a spalla in processione davanti al santissimo Sacramento, variava ogni anno. Intorno alla metà del 18/o secolo, commissionarono allo scultore campobassano Paolo Saverio Di Zinno (1718-1781) la progettazione di ‘macchine’ che assicurassero stabilità alle raffigurazioni. Nacquero così, nel 1748, i ‘Misteri’. Si tratta di 13 quadri viventi raffiguranti la vita dei santi e scene dell’Antico e Nuovo Testamento dove bambini, anziani e adulti, vestiti di abiti variamente colorati, sono ancorati a strutture d’acciaio e legno rivestite in modo da trasmettere l’impressione che gli angeli, i santi e i demoni, siano realmente sospesi nell’aria. L’organizzazione della processione è affidata all’associazione ‘Misteri e Tradizioni’. La mattina del Corpus Domini, nella sede del Museo dove i ‘Misteri’ sono in mostra permanente, l’arcivescovo di Campobasso celebra la Messa. Terminata la funzione religiosa i figuranti, circa 70 tra cui 55 bambini, sono disposti sulle 13 strutture in acciaio che vengono sostenute complessivamente da 200 portatori. Alle 10 gli ‘ingegni’ lasciano il Museo per iniziare la processione, un percorso di circa 3,5 km lungo le principali strade della città, fino a raggiungere piazza Municipio dove ricevono la benedizione dell’arcivescovo per poi far rientro nella loro sede. I momenti più suggestivi si vivono durante il passaggio nei vicoli del borgo antico dove le ‘macchine volanti’ arrivano a sfiorare le abitazioni.