(ANSA) – TERMOLI (CAMPOBASSO) – Oltre 35 kg di pesce sequestrato, 25 illeciti amministrativi, reti da pesca requisite insieme a 100 attrezzi: sono i numeri di una serie di controlli, messi in atto dalla Capitaneria di porto di Termoli per il contrasto alla pesca abusiva e per la tutela dei consumatori, con verbali elevati per un ammontare complessivo di 58.500 euro.
La Guardia costiera ha rilevato attività di pesca subacquea notturna in zone e tempi vietati o con attrezzi non consentiti, la mancata etichettatura e tracciabilità, la frode in commercio relativa a un’attività commerciale che vendeva tranci di squalo smeriglio etichettato come pesce spada e filetti di pangasio spacciato per dentice.
“Con l’avvio della stagione balneare l’attività proseguirà con il massimo sforzo – ha detto il comandante del porto Francesco Massaro – Andando a colpire con severità coloro che operano la pesca abusiva, con imbarcazioni o attrezzature e metodi non consentiti, a discapito dei consumatori e dei professionisti del settore”.