(ANSA) – CASTELPETROSO (ISERNIA), 12 MAG – “Un evento che ha il merito di unire e festeggiare i tanti volontari che animano, nel vero senso della parola, la vita dei nostri paesi con amore e abnegazione, spesso rimettendoci di tasca propria. Il Molise vi dice grazie per quello che fate”. Lo ha detto il presidente della Regione Molise, Donato Toma, al convegno ‘Il ruolo delle Pro Loco nella promozione dello sviluppo turistico della regione Molise’, che si è svolto all’ Auditorium della Basilica minore della Madonna Addolorata di Castelpetroso (Isernia).
Sono 92 le Pro Loco attive nel Molise e 7 in fase di ricostituzione. Un patrimonio umano che rappresenta “l’identità stessa dei nostri paesi, la testimonianza del nostro vissuto, la riprova che esiste un Molise dinamico e propositivo”, ha aggiunto il governatore sottolineando che “come Governo regionale stiamo lavorando alacremente per un obiettivo comune con l’assessore al ramo e la Fondazione Molise Cultura per aumentare l’attrattività del territorio”.Questo con “azioni finalizzate alla promozione e alla valorizzazione delle risorse culturali e ambientali, del paesaggio, delle tradizioni etno-popolari, dei prodotti enogastronomici del nostro Molise”, ha proseguito Toma.
“Una ‘catena’, rispetto alla quale l’azione delle Pro Loco costituisce un anello indispensabile. Il futuro sta nel confronto, nella concertazione, nella programmazione, nella messa in rete delle varie iniziative, nelle azioni di marketing”. “Dobbiamo essere bravi – ha detto ancora il governatore – nel fare squadra, nell’ottimizzare il lavoro, nell’attrarre turismo per tutto l’anno”.
E sulle Pro Loco in particolare, oggi, più che mai, ha detto Toma, c’è “l’esigenza di trovare un forte raccordo tra la promozione turistica di base, operata dalle Pro Loco nei diversi ambiti del turismo, dello sport, della cultura e dell’animazione sociale, e la programmazione turistica messa in campo dalla Regione Molise”. Le Pro Loco, ha detto infine il governatore, “rivestono un ruolo rilevante nel sistema turistico perché, oltre a custodire e tenere vive le tradizioni locali rappresentano, specialmente per i piccoli borghi, un punto di riferimento”.