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Turismo: Cotugno a Romagnuolo, su Bit basta slogan

(ANSA) – Campobasso, 11 FEB – “Ho letto, con sorpresa, le dichiarazioni della collega Aida Romagnuolo sulla mancata partecipazione del Molise alla Bit di Milano e sui non meglio specificati fondi spesi per la promozione della Regione. Alla collega ribadisco i concetti espressi più volte in diverse sedute del Consiglio Regionale sul tema del turismo e della partecipazione alla BIT di Milano: abbandoniamo il tempo dell’approssimazione, degli slogan ad effetto senza strategia e delle spese a pioggia senza una vera programmazione”. Così l’assessore al Turismo della Regione Molise Vincenzo Cotugno.
    “Sarebbe bastato prestare più attenzione ai dibattiti in aula, ed ancora di più alle considerazioni emerse dal territorio durante i lavori degli Stati Generali del Turismo e della Cultura per evitare questa improbabile uscita. Con il PST abbiamo avviato una fase progettuale dell’immagine turistica del Molise, d’intesa con il territorio e del Consiglio Regionale. Un vero e proprio Piano di Sviluppo che coordinerà e disciplinerà le azioni strategiche della nostra regione per i prossimi sei anni a cominciare proprio dal progetto della comunicazione ormai in dirittura di arrivo. Andare in questi giorni alla BIT e spendere 200/250.000 € per promuovere quale turismo? Con quali pacchetti? Con quale “brand”? Rischiamo di farlo in maniera confusionaria o peggio campanilistica, ignorando le esigenze del mercato internazionale. Ne vale la pena? Possiamo permetterci di spendere cifre importanti senza avere certezza di ritorno? “, prosegue Cotugno.
    “Il Molise deve presentarsi alle fiere internazionali con orgoglio, con pacchetti “unici” con una proposta chiara, “appetibile” e riconoscibile sul mercato italiano ed internazionale del turismo. Per questi obiettivi stiamo predisponendo, d’intesa con il presidente Toma, azioni volte al coinvolgimento dei principali tour operator nazionali ed internazionali. La gioia e la soddisfazione data dagli articoli dei giornali nazionali ed internazionali sul Molise ci ha inorgoglito, ma la cosa più stupida sarebbe pensare che siamo già arrivati. Il Piano Strategico è il “faro” di tutte le future azioni di promozione del nostro territorio e delle sue eccellenze, anche se, c’è da dire, che è in vigore da poche settimane e non da anni.
    “Mi dispiace per la confusione dei concetti, mischiando i fondi della programmazione “triennale” del PST (un milione e 200 mila euro – IVA compresa ) con i fondi del bando “Turismo è Cultura 2020″ per la promozione delle manifestazioni ed eventi regionali. Credo che con la confusione non si vada da nessuna parte e si rischia solo di generare polemiche inutili e dannose alla nostra Regione”.(ANSA).
   

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