(ANSA) – TORINO, 12 NOV – Un gattino che potrebbe essere stato ucciso, un altro scomparso senza lasciare tracce: è il mistero di cui si sta occupando il tribunale di Torino in un processo a carico di un uomo residente in un paese della provincia. La vicenda si inserisce nel quadro di rapporti non sereni tra due famiglie vicine di casa.
I proprietari della bestiola affermano di avere visto l’imputato compiere il delitto (lo avrebbe infilato in un sacco dell’immondizia che poi ha sbattuto violentemente per terra) ma il corpicino della non è mai stato trovato. Per risolvere il caso, il giudice Modestino Villani sta facendo interrogare numerosi testimoni.
L’episodio risale al luglio del 2018. L’imputato, difeso dall’avvocato Stefano Tizzani, proclama di essere innocente e di avere persino sfamato i gattini quando, durante uno dei consueti lunghi periodi di assenza dei proprietari, sono entrati nel suo cortile. Di tenore opposto il racconto dei denuncianti, parte civile con l’avvocato Gian Maria Mosca.