(ANSA) – MILANO, 10 NOV – Dava atto del suo cambiamento, del suo percorso positivo, della sua consapevolezza, maturità, affidabilità, la relazione del carcere di Bollate favorevole alla concessione del permesso premio, disposto dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, per Antonio Cianci, l’ergastolano 60enne che ieri ha tentato di uccidere un anziano e che quarant’anni fa aveva ucciso tre carabinieri. Il permesso “di 12 ore” era stato concesso sulla base di una norma che prevede la valutazione di buona condotta e assenza di pericolosità sociale.
Da quanto si è saputo, il Tribunale di Sorveglianza, con un provvedimento dello scorso 26 luglio, ha disposto la concessione dei permessi premio per Cianci (dall’estate in poi era già uscito 3-4 volte) sulla base di una relazione favorevole del carcere di Bollate che attestava il cambiamento reale del detenuto. Un carcere-modello dove il 60enne era arrivato nel 2017 (prima era sempre stato detenuto ad Opera) dopo un’altra valutazione positiva.