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Patologie no Covid, Zullo: “In Puglia calo di prevenzione e cure. È ora di non dedicarsi solo al Covid”

Una nota del capogruppo di Fratelli d’Italia Puglia Ignazio Zullo.

In Puglia calo di prevenzione e cure. È ora di non dedicarsi solo al Covid"

“C’è il Covid e poi ci sono le altre malattie. Per il primo si mettono in campo a giusta ragione tutte le forze per prevenirlo e per curarlo; le seconde non si curano più né si fanno test di prevenzione ed ancora oggi restano al palo, come se fossero scomparse.

Organi di stampa riportano oggi i dati sull’ospedalizzazione nel 2020, che registra 1.3mln di ricoveri in meno in tutta Italia e non va meglio per gli screening di patologie no Covid. La Puglia rientra tra le regioni che più di altre hanno registrato questo deficit, per questo mi chiedo perché l’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, non si decida a fornire indirizzi puntuali ai direttori generali al fine di investire tutte le sue forze non solo sul Covid ma anche sulle altre patologie che rappresentano oggi un problema di salute non dico più grave ma sicuramente al pari del Covid.

C’è un’attenzione e un’infodemia spasmodica sulla variante Delta eppure, ad oggi, se preoccupa la diffusione del virus mutato, non preoccupano i dati di ospedalizzazione. I dati dei tamponi Covid positivi sono la punta di un iceberg perché la forte diffusione del virus lascia pensare che in giro ci sono tanti soggetti inconsapevolmente portatori sani e asintomatici del virus, e questo è un dato positivo perché ci aspettiamo una copertura anticorpale per immunizzazione naturale che può farci raggiungere quell’immunità di gregge invano ricercata artificialmente con i vaccini.

Immunità di gregge la cui data di raggiungimento viene sempre più procrastinata. Assistiamo all’assurdo per cui l’assessore Lopalco – devo dire anche autorità nazionali – fa a gara ad inaugurare hub vaccinali ben sapendo che la forza lavoro dei vaccinatori è sempre la stessa e soprattutto che non servono altri hub. Servono i vaccini e serve una campagna di comunicazione e di informazione univoca, precisa e competente, capace di far riacquisire la fiducia della gente nel vaccino. Fiducia venuta meno per le tante giravolte che hanno caratterizzato questa campagna vaccinale.

Parlare di obbligo significa riconoscere la propria incapacità di tenere un dialogo alla pari con il popolo amministrato, ma quando qualcuno si riconosce incapace si ritira a casa e non esercita il potere con la forza, perché la politica e la gestione della cosa pubblica è servizio. Non si perda ulteriore tempo, la variante delta non sia un alibi per coprire inefficienze di sistema che incidono sulla vita e sulla validità delle persone. E soprattutto non sia occasione per spese allegre”

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