(ANSA) – BARI, 06 FEB – La marineria pugliese è in crisi e
chiede aiuto alla Regione perchè solleciti al Governo più
attenzione, anche in sede europea, sulla complessità delle norme
che regolano l’attività e che spesso sono difficili da
rispettare e le pesanti ricadute sanzionatorie sulla categoria.
I pescatori che sono mobilitati da oltre dieci giorni, con le
loro rappresentanze di categoria hanno partecipato oggi ad un
incontro nella sede dell’assessorato regionale alle Attività
agricole, di caccia e pesca alla presenza dell’assessore
competente, Leonardo Di Gioia, e del contrammiraglio Giuseppe
Meli, direttore Marittimo di Puglia e Basilicata.
Chiedono la modifica della legge 154/2016 che prevede
sanzioni fino 150mila euro e il ritiro della licenza. Importi
ritenuti esorbitanti che spesso determinano la chiusura
del’attività. I pescatori ritengono inadeguate le norme che
prevedono, ad esempio, l’obbligo di calare reti in mare di
taglie non adatte ai nostri mari e alla maturità sessuale dei
pesci.