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Sud,livelli pre-crisi non prima del 2028

(ANSA) – ROMA, 19 MAR – “La forbice” tra il Mezzogiorno il resto del Paese, “soprattutto” il Nord, “dopo aver mostrato un contenimento tra il 2015 ed il 2017, si riaffaccia a partire dal 2018”. Così il Rapporto dell’Osservatorio Banche-Imprese di economia e finanza (Obi). Ecco che, si legge nello studio, “il recupero delle posizioni ante 2008 si sposta di conseguenza al periodo 2028-2030”.
    Nel dettaglio, secondo l’Osservatorio nel quinquennio 2019-2023 la crescita media annua del valore aggiunto italiano si attesterà “al +0,8%, con il Nord-Est a +0,8%, il Nord-Ovest +0,7%, il Centro a +0,9% e il Sud fanalino di coda a +0,6%”.
    Anche l’occupazione nel Meridione “dovrebbe evidenziare una crescita più contenuta (+0,6% medio annuo rispetto al +0,8% delle altre macro-aree)”. Nel quinquennio di previsioni quindi le “altre macroaree del Paese dovrebbero superare i livelli di occupazione precedenti la crisi mentre per il Mezzogiorno, agli attuali ritmi di crescita previsti, tali livelli saranno raggiunti solo nel 2026”.
   

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