Maggiore flessibilità nella regolarizzazione del contratto di fornitura dell’acqua e aumenti di tariffe graduali in sette anni. È questo l’esito dell’incontro a Macomer tra il sindaco Antonio Succu, il direttore generale e l’amministratore unico di Abbanoa, Sandro Murtas e Abramo Garau, riuniti per trovare una soluzione sulla cosiddetta “guerra dell’acqua”.
Sugli imprenditori che operano nelle zone industriali di Bonu Trau e Tossilo pende la ‘spada di Damocle’ degli slacci dalla rete idrica se non regolarizzano la propria posizione. Da giorni, infatti, è in corso una protesta dei proprietari delle aziende che si sono presentati in Municipio per riconsegnare le schede elettorali in vista delle regionali del 24 febbraio. Le aziende protestano per i rincari delle tariffe, schizzate alle stelle con aumenti che arrivano anche al 200-300%, da quando la gestione delle reti è passata dal Consorzio industriale ad Abbanoa.
Per cercare di mediare si è mosso il sindaco, invitandi i vertici di Abbanoa e gli imprenditori in Municipio. “C’è stata disponibilità da parte del gestore – ha detto Succu – gli imprenditori sono soddisfatti del fatto che l’aumento tariffario arriverà in maniera graduale, per quest’anno solo il 20 per cento. E per il fatto che c’è maggiore flessibilità nella regolarizzazione del contratto”. E il rappresentante di Confcommercio, Roberto Melis, ha spiegato: “È stata trovata una soluzione per il momento, ma la politica nei prossimi mesi deve intervenire”.