La biblioteca Sebastiano Satta di Nuoro ha un nuovo direttore: si tratta di Pasquale Mascia, nuorese, a lungo dipendente della Satta con esperienze maturate in ambito bibliotecario e culturale fuori dal capoluogo barbaricino. La nomina è arrivata dopo l’iter seguito alla manifestazione di interesse e al successivo bando, ed è stata firmata dal commissario straordinario dell’ente bibliotecario Paolo Piquereddu.
Il ricco curriculum di Mascia, sia in materia bibliotecaria che amministrativa-contabile, ha superato la concorrenza e i titoli di altri quattro candidati. L’incarico è a tempo determinato: durerà 12 mesi e sarà eventualmente prorogabile, ma non potrà superare il mandato del commissario nominato con decreto del presidente della Regione nel novembre 2017.
“La figura del direttore della biblioteca mancava da due anni, ovvero da quando è andato in pensione lo storico dirigente Tonino Cugusi – spiega all’ANSA Sebastian Cocco, assessore alla Cultura del Comune di Nuoro – Pasquale Mascia è un professionista di comprovata esperienza, ha il compito di far viaggiare a pieno regime la macchina amministrativa e di traghettare il Consorzio verso la nascita della Fondazione bibliotecaria. Sia la Provincia che il Comune di Nuoro – ricorda l’assessore – hanno deliberato l’autorizzazione alla trasformazione del Consorzio Satta in Fondazione, ora è la Regione che deve dire la sua. Chiediamo quindi all’ente regionale, che ha sempre mostrato attenzione alla biblioteca Satta, che porti a compimento questo passaggio nel più breve tempo possibile, un percorso che darà nuova vita e nuova luce a un importante luogo della cultura riconosciuto in tutta la Sardegna”.
“LA SATTA E’ CASA MIA” – “La biblioteca Satta è casa mia, è il luogo con il quale ho un legame sentimentale fortissimo: lì ho studiato sin da ragazzo e sono nato e cresciuto come bibliotecario. Sono molto felice di tornarci ora da direttore”. Così all’ANSA Pasquale Mascia, il neo direttore del Consorzio di Pubblica Lettura Sebastiano Satta. “Ci troviamo in un momento particolare – confessa – la pandemia ha messo le ali alla trasformazione della biblioteca privilegiando e accelerando la fruizione dei servizi digitali, e c’è da pensare anche ai servizi diretti in tutte le sue forme, sono le tracce di lavoro che ci aspettano al varco nei prossimi mesi”.
Sullo sfondo la vera sfida. “L’altro compito che ci aspetta è quello di guidare la transizione dal Consorzio verso la Fondazione – spiega Mascia -: un contenitore da riempire e un’ occasione per la città. Quella di assumere un ruolo importante, come quello che ha sempre avuto in passato quando è stata il modello di biblioteca pubblica in Sardegna”.