“Bisogna garantire che l’energia possa essere fruita da tutti con una diminuzione del costo. Questo è un territorio che ha bisogno di attenzioni e noi siamo al lavoro. C’è sul tavolo una serie di ipotesi e noi non abbiamo preclusioni: non vogliamo annunci, ma il risultato finale. Altrimenti qualcuno fra cinque anni ci chiederà il conto”. Così il vice ministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni, sull’annosa questione del costo dell’energia per le industrie sarde, al termine della visita allo stabilimento Ichnusa di Assemini.
Rilancio dell’industria per favorire l’occupazione. “Lo spopolamento – ha detto – si combatte anche con il lavoro. Il governo è pronto a supportare ogni iniziativa utile per questo territorio. Stiamo già lavorando per le vertenze in corso nelle aree più in crisi puntando sull’energia a basso costo per garantire occupazione”. Anche in Sardegna si temono ripercussioni per la possibile chiusura dell’ex Ilva di Taranto. A rischio un centinaio di lavoratori del gruppo Sanac di Macchiareddu, che produce refrattar per l’acciao con unico committente l’alforno pugliese. “Non solo nell’Isola – ha detto Buffagni – stiamo lavorando in tutta Italia. Il governo si è messo subito in prima linea”.