Dopo quasi tre mesi di chiusura per emergenza coronavirus, riaprono giovedì 28 i centri d’arte Il Ghetto, il Castello di San Michele, Exma e Il Lazzaretto. Una lunga pausa obbligata, iniziata l’8 marzo: nel frattempo l’attività è andata avanti soltanto “a distanza”. Si riparte, ma con la massima attenzione alle norme che assicurano il pieno rispetto della sicurezza per pubblico e personale.
Ancora per qualche settimana, in attesa dei nuovi progetti espositivi estivi, si potranno visitare le mostre presenti al momento della chiusura. Al Castello di San Michele “On Paper – Tempo e luoghi. Da Francisco Goya a Nino Dore”, un viaggio nell’arte dell’incisione che Casa Falconieri propone partendo da alcuni capolavori di Francisco Goya per giungere alle migliori espressioni internazionali dei nostri giorni. Il Ghetto ospita invece “Effetto farfalla”, un progetto espositivo al quale sono stati invitati a partecipare 30 artisti per riflettere su cause ed effetti dei cambiamenti climatici. Infine all’ExMa, “Made in New York. Keith Haring (Subway drawings) Paolo Buggiani e la vera origine della Street Art”, occasione per ammirare le opere dell’artista newyorkese nel momento in cui nella Grande Mela nasceva il fenomeno artistico della Street Art.
Dall’8 marzo tutto si era trasferito sul web, dove le attività realizzate e pensate per i social media, sugli account Facebook, Instagram e Twitter del Consorzio Camù e di Exma, hanno generato una copertura di quasi 200.000 visualizzazioni, di cui oltre 170.000 derivanti dai soli nuovi progetti attivati all’indomani del lockdown. Ora si riparte. Il pubblico verrà guidato da una nuova segnaletica e cartellonistica che riporterà i migliori comportamenti da osservare per una visita sicura.
I centri sono stati sanificati e dotati di totem per la distribuzione di igienizzanti, così come di percorsi visivi per accedere in sicurezza alle varie aree e servizi presenti negli spazi. Il pubblico di Exma, Ghetto e Castello potrà accedere alle mostre preferibilmente su prenotazione telefonica o attraverso email, e comunque in numero non superiore a dieci persone con turni di un’ora ciascuno a partire dalle 10 dal martedì alla domenica.