Le rassicurazioni arrivate dalla Giunta non sono bastate e oltre 300 lavoratori di Forestas hanno manifestato davanti all’ingresso di Villa Devoto, sede istituzionale della presidenza della Regione. Chiedono garanzie sulla stabilizzazione dei 1168 precari dell’Agenzia entro il 31 dicembre, lo stanziamento di risorse aggiuntive per le assunzioni a tempo indeterminato, e la nomina immediata del commissario di Forestas. Adempimento, quest’ultimo, dal quale non si può prescindere perché senza rappresentante legale non può essere approvato il bilancio, e nemmeno procedere con le stabilizzazioni. La nomina dovrebbe essere ufficializzata a breve: i ritardi sarebbero dovuti a interlocuzioni in corso per stabilire il perimetro delle funzioni di chi svolgerà il ruolo. Il sit-in è organizzato dai sindacati confederali.
“Chiediamo cose molto chiare – ha spiegato la segretaria regionale di Uila Uil Gaia Garau – a partire dalla stabilizzazione dei semestrali da gennaio 2020 e la nomina del commissario”. Poi “le risorse aggiuntive necessarie nella fase di transizione al contratto regionale per i precari. L’incontro di ieri con gli assessori dell’Ambiente e del Personale è stato positivo, hanno preso degli impegni che condividiamo ma mancano gli atti concreti per portarli avanti, e per questo siamo qui oggi”. Gianni Lampis (Ambiente) e Valeria Satta (Personale), hanno garantito la stabilizzazione entro gennaio 2020 e i fondi necessari, circa quattro milioni di euro. “Già da qualche mese la Giunta ha manifestato la volontà di stanziare le risorse, ma non ci basta perché ad oggi manca una norma di legge che stabilisca come questi lavoratori possano essere stabilizzati”, ha detto Anna Rita Poddesu di Flai Cgil.
Per Bruno Olivieri di Fai Cisl “dall’incontro con gli assessori è emerso che i semestrali non potranno essere stabilizzati il 2 gennaio per mancanza di tempo e del commissario: abbiamo chiesto di intervenire con rapidità”. Le sigle hanno sollecitato un incontro con il governatore Christian Solinas. Quella dei 1168 precari è solo una parte della vertenza che riguarda altri 4mila lavoratori a tempo indeterminato che hanno ottenuto di transitare nel sistema Regione.