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Garibaldi, un contadino rivoluzionario

Eroe dei due mondi. Ma anche agricoltore nella sua Caprera. Sempre, però, con lo stesso spirito: rivoluzionario anche nel modo di coltivare i campi e praticamente precursore di quella che oggi si chiama economia circolare. Della poco conosciuta veste di Garibaldi si parlerà il prossimo 29 aprile, con inizio alle 15, nella Biblioteca del Senato. Un incontro in collaborazione con la Fasi, la Federazione che raggruppo i sardi in Italia, l’associazione “Garibaldi Agricoltore: Ambiente, Paesaggio, Identità” e la Water Right Foundation (Wrf). E con la partecipazione di Slow Food e Unpli, associazioni che hanno promosso la riqualificazione dell’agrumeto di Garibaldi all’interno dell’area degli orti a lui intitolati.

In occasione dell’evento in Senato sarà svelato il contenuto del progetto di recupero dei fondi agricoli. Attraverso la figura storica di Giuseppe Garibaldi, si vuole recuperare il rapporto tra l’uomo e la natura, ricostruito sulla base dei suoi quaderni, rinvenuti al Museo del Risorgimento di Milano e gli scritti ritrovati a Roma: Garibaldi annotava scrupolosamente tutto ciò che sperimentava sui propri terreni. Questa attività come agricoltore gli valse anche dei premi, tra cui la Medaglia per l’Esposizione agricola di Sassari del 1874.

Dal punto di vista ambientale, l’obiettivo del progetto è il recupero dell’area rurale utilizzata da Garibaldi e il ripristino degli spazi destinati alle coltivazioni delle terre, oggi abbandonate e coperte dalla vegetazione spontanea. Strettamente collegata a cultura e ambiente è la promozione dell’isola di Caprera, nell’ottica della valorizzazione del turismo sostenibile. A questo proposito, in connessione col mondo dell’impresa, si pensa all’istituzione di un premio per start-up innovative che operano nel campo agricolo. L’appuntamento del 29, moderato dal giornalista Anthony Muroni, responsabile comunicazione della Biblioteca di Palazzo Madama, e introdotto dai saluti del senatore M5s Gianni Marilotti, è diviso in tre sessioni, avrà una parte storica, un approccio scientifico e si concluderà con interventi relativi alle prospettive per il futuro.
   

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