Potrebbero essere più di due le maestre coinvolte nell’inchiesta della Procura di Nuoro, che ha aperto un fascicolo su presunti maltrattamenti in una scuola dell’infanzia in provincia di Nuoro. In particolare, secondo quanto si apprende, i presunti abusi vedono come vittime alcuni bambini di 5 anni.
Sulla vicenda la Procura di Nuoro mantiene il più stretto riserbo. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Siniscola. Bocche cucite degli inquirenti, che stanno vagliando le immagini riprese dalle telecamere e hanno già sentito i genitori degli alunni che frequentano la classe, genitori che – secondo quanto si apprende – avrebbero affrontato l’argomento più volte nella chat di classe, preoccupati dallo strano comportamento dei bambini al ritorno da scuola.
VICE SINDACA, PRONTI A PARTE CIVILE. “In questo momento non abbiamo l’ufficialità delle carte giudiziarie, ma se verranno provati i fatti dei maltrattamenti nella scuola materna, l’amministrazione comunale si costituirà parte civile”. Lo ha detto all’ANSA la vice sindaca del Comune di Budoni Vanessa Sanna in merito alla vicenda dei presunti maltrattamenti da parte di due maestre sui piccoli alunni della scuola materna del centro costiero Nuorese.
Mentre la Procura di Nuoro e i carabinieri mantengono il più stretto riserbo nel paese c’è sconcerto per una inchiesta dai contorni ancora non definiti. “Abbiamo appreso la notizia da alcune mamme di alunni della scuola che sono state sentite dagli inquirenti e stamattina abbiamo letto le notizie riportate dai media – ha proseguito Sanna – Spero con tutto il cuore che le accuse non siano confermate, ma se così non fosse bisogna prendere tutti i provvedimenti del caso e chi è responsabile di questi fatti deve pagare. I bambini non si toccano e questa amministrazione farà di tutto per tutelarli nel migliore dei modi”.