(ANSA) – CAGLIARI, 22 LUG – Tre concerti con alcuni dei musicisti più apprezzati del panorama internazionale in uno scenario mozzafiato come quello sospeso tra mare e terra di Porto Flavia, nel Sulcis Iglesiente. Dal 28 luglio al 17 agosto ritornano gli appuntamenti con I tramonti di Porto Flavia, terza edizione della rassegna (inserita sotto l’effige di Iglesias Classica) realizzata dall’associazione Anton Stadler sotto la direzione artistica del compositore e bandoneonista Fabio Furìa, per ridare nuovo slancio a una zona della Sardegna tra le più depresse.
Ogni sera, all’ora del tramonto (ciascun appuntamento comincia alle 20.30) davanti a uno dei siti in cui è stata scritta gran parte della storia mineraria sarda, sarà un tuffo in generi musicali diversi, per un’esperienza carica di emozione. Domenica 28 luglio a inaugurare l’edizione 2019 dei Tramonti di Porto Flavia sarà il Duo noir, composto da Floraleda Sacchi, arpista considerata tra le più interessanti a livello internazionale, e Damiano Grandesso, giovane sassofonista che ha già suonato in alcune delle più prestigiose sale da concerto al mondo. La formazione proporrà un concerto dal titolo “Cinemotion”. Musiche di Kilar, Ritcher, Glass sino a Piazzolla per un viaggio tra le colonne sonore più celebri e le sigle delle serie TV più gettonate degli ultimi tempi.
Si prosegue sabato 3 agosto con il Maurizio Di Fulvio Quartet (composto da Di Fulvio, chitarra, Alessia Martegiani, voce, Ivano Sabatini, contrabbasso, e Bruno Marcozzi, percussioni e batteria) protagonista del concerto “Latin-jazz and pop songs”.
Brani, tra gli altri, di Sting, Nazareth, Ellington, Gillespie e dello stesso Di Fulvio. Un mosaico musicale versatile ed eclettico in cui la saudade swing si unisce al jazz nero, latino, al rock, in bilico tra tradizione e innovazione.
Il 17 agosto chiusura di sipario nel segno del tango con il Novafonic Quartet (Fabio Furìa, bandoneon, Walter Agus, pianoforte, Gianmaria Melis, violino,Giovanni Chiaramonte, contrabbasso) che regalerà una serata costruita sulle note di Otero, Teruggi, Mosalini, Piazzolla e dello stesso Furìa.
(ANSA).