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Pastori, pronti a tavolo col prefetto

(ANSA) – CAGLIARI, 22 FEB – Nonostante l’assenza degli industriali che non si sono presentati al confronto convocato a Roma, i pastori sono “ancora disponibili” a presentarsi al tavolo che sarà convocato dal prefetto di Sassari, “speriamo il prima possibile, per ripresentare la nostra piattaforma”. Lo fa sapere la delegazione dei pastori che ha partecipato al tavolo del ministero dell’Agricoltura e che ringrazia le istituzioni nazionali e regionali che hanno avviato la trattativa “che ha subito un grave arresto per colpe non imputabili al loro impegno”. Intanto è stata stata rinviata “per problemi di convocazione del tavolo tecnico” l’assemblea dei pastori prevista per sabato 23 febbraio a Tramatza (Oristano).
    “Se gli industriali dovessero continuare a snobbare i tavoli di confronto – sostengono i pastori – ci troveremo costretti a chiedere l’annullamento dei contratti in essere per la palese violazione dell’art.62, comma 2 del D.L. n.1/2012 che ‘vieta qualsiasi comportamento del contraente che, abusando della propria maggior forza commerciale, imponga condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose, ivi compresi prezzi particolarmente iniqui o palesemente al di sotto dei costi di produzione’. Il comportamento degli industriali è inqualificabile. In una situazione di emergenza economica e sociale in cui le aziende di ovini stanno mettendo a rischio non solo il reddito di quest’anno, ma anche il loro capitale di bestiame per colpe legate alla mancata programmazione da parte dei trasformatori e in particolare degli industriali che sono responsabili del 60% della sovrapproduzione di Pecorino Romano, si permettono di non partecipare al tavolo dopo aver fatto una proposta che prevedeva un miserabile aumento dell’acconto a 72 centesimi senza alcuna garanzia di una griglia che porti il prezzo rapidamente ad almeno un euro come approvato da più di mille allevatori nell’incontro di Tramatza”. (ANSA).
   

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