Il congresso regionale che sarà celebrato a febbraio e la modifica dello Statuto nazionale: questi i punti discussi oggi in occasione dell’assemblea regionale del Pd che si è tenuta all’hotel Su Baione ad Abbasanta.
Nella sua relazione il segretario del Pd sardo Emanuele Cani ha proposto l’istituzione di un comitato che avrà il compito di sviluppare la discussione preparando il partito alle primarie di febbraio. Del gruppo faranno parte dieci esponenti che saranno nominati nei prossimi giorni, tenendo conto dell’equilibrio di genere e del rispetto della rappresentanza territoriale e di tutte le aree del partito.
Il nuovo Statuto – che avrà il via libera nell’Assemblea nazionale in programma a Bologna il 17 novembre – prevede alcune novità anche per gli Statuti regionali. Per esempio, l’elezione dei segretari da parte dei soli iscritti. Ogni regione potrà però scegliere la strada delle primarie aperte. Ed è quello che farà il Pd sardo che a Bologna intende affermare questa posizione.
Su questo aspetto c’è un’unità di massima tra le tre correnti interne al partito. Di fatto, anche se non in modo formale, l’assemblea di oggi ha dato il via alla fase congressuale. La prossima riunione si terrà dopo il 17 novembre per definire in modo dettagliato l’iter fino alle primarie.