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Pozzecco, siamo la squadra più forte

“Siamo la squadra che gioca nettamente meglio e con i giocatori più forti”. Il coach della Dinamo, Gianmarco Pozzecco, non fa pretattica. L’Olimpia Milano, dominatrice della regular season, ha avuto bisogno di gara5 per battere Avellino e raggiungere in semifinale il Banco di Sardegna, che non perde da 19 partite e ai quarti ha liquidato Brindisi con un 3-0 inappellabile.
    “Milano è una squadra straordinaria, grande club, staff eccellente – dice il coach di Sassari – la rispetto, ma siamo la squadra che sta facendo meglio”. Il Poz lancia la sfida. “Potrei dire che Milano è la più forte, ed è vero, ma sarei irrispettoso dei miei giocatori; partire da sfavoriti sarebbe più semplice, ma non siamo sfavoriti e lo capisco dalla ferocia con cui ci alleniamo”.
    Mercoledì 29 e venerdì 31 maggio si disputeranno le prime due gare a Milano, domenica 2 giugno al PalaSerradimigni si giocherà gara3. Senza un verdetto, si replicherà martedì 4, ancora a Sassari, ed eventualmente giovedì 6 in Lombardia. “Il talento di Milano è spropositato, ha una capacità disarmante di fare canestro, dovremo contenerli e poi metterli in difficoltà”, è l’idea di Pozzecco. “Le loro tante individualità e una panchina lunghissima possono fare la differenza, sono curioso di vedere che scelte faranno per gli stranieri”. Comunque “saranno partite ad alto punteggio e toste sul piano agonistico – aggiunge – dobbiamo approfittare del buon momento realizzativo per stare al loro passo”.
    In un ambiente dominato dalla prudenza verbale, Pozzecco va controcorrente, ma con garbo. “Ho grande rispetto dell’Olimpia e di quanto sta facendo, ma parlare della sua forza significa assumere l’atteggiamento degli sfavoriti. Non sembri arroganza – precisa – ma io voglio parlare di noi, del fatto che sono sicuro dei miei ragazzi, che daranno tutto. Dobbiamo allenarci e vivere questo momento magico, con un’isola intera che ci sostiene – conclude Pozzecco – l’unica mia paura è di svegliarmi a Formentera e scoprire che è stato tutto un sogno”.

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