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S.Antioco e Calasetta, stop pesca ricci

(ANSA) – CAGLIARI, 31 GEN – Stop alla pesca del riccio di
mare nelle acque dell’isola di Sant’Antioco. Il Consiglio
comunale di Sant’Antioco ha approvato, all’unanimità, un
documento proposto dalla maggioranza guidata dal sindaco Ignazio
Locci che prevede la richiesta di moratoria della pesca del
riccio di mare per almeno due anni in tutte le acque circostanti
l’isola di Sant’Antioco, da recapitare all’Assessorato regionale
competente in materia.
    L’iniziativa coinvolge anche il Comune di Calasetta, che nei
prossimi giorni porterà in aula il medesimo testo, con lo scopo
di manifestare la preoccupazione diffusa, sia dei pescatori
locali, sia dell’intera cittadinanza, in merito al
depauperamento della risorsa riccio di mare, triste fenomeno
considerato dalle popolazioni dei due Comuni una vera e propria
emergenza. Il Golfo di Palmas e l’intero specchio acqueo che
circonda l’isola sono considerati una meta prediletta da
numerosi pescatori professionisti e sportivi provenienti da ogni
angolo della Sardegna che, ogni anno, prendono d’assalto le aree
depredando i fondali dal riccio di mare. “L’obiettivo – spiega
il sindaco di S.Antioco – è ottenere uno stop alla pesca del
riccio a partire dalla prossima stagione. È un’iniziativa,
assunta con il Comune di Calasetta, che porteremo fino in fondo:
presto la nostra proposta verrà corredata con documentazione
scientifica, anche con le risultanze, laddove possibile, di
quest’ultima stagione di pesca. È indubbio uno sforzo di pesca
preoccupante che di questo passo porterà all’esaurimento di
questa prelibata e ricercata specie marina. Non è più possibile
accettare la pesca indiscriminata del riccio, le cui conseguenze
sono drammatiche: in pericolo, infatti, c’è il nostro ecosistema
marino, che abbiamo il dovere di proteggere. La nostra
iniziativa congiunta va proprio in questa direzione e la Regione
è chiamata ad ascoltare la nostra istanza e a varare una
disciplina che salvaguardi il tesoro dei nostri mari al fine di
garantire un futuro migliore ai nostri pescatori, operatori ed
ecosistema marino”, conclude Locci.(ANSA).
   

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