C’è la spettacolare immagine della Sartiglia di Oristano accompagnata dalla didascalia “Da noi le maschere sono una tradizione”. Ancora: una baia da sogno e lo slogan “A contatto diretto solo con il mare”. Ovvero, un linguaggio agile e accattivante per promuovere la Sardegna del post lockdown come destinazione accogliente e sicura. L’idea è di tre professionisti dei settori turismo e comunicazione, Tiziana Tirelli, Giovanni Murgia e Gianluigi Tiddia. Hanno dato vita a SardegnAperta, campagna di comunicazione in 12 lingue, no profit, condivisa sui social e aperta al contributo di istituzioni, operatori turistici e economici. “Una chiamata collettiva per promuovere insieme la nostra terra – spiegano – rivolta anche a chi voglia offrire a titolo gratuito il proprio contributo di idee, video, foto, testi, traduzioni”.
SardegnAperta strizza l’ occhio ai turisti ancora indecisi per convincerli a scegliere l’Isola come meta sicura per le vacanze con il suo patrimonio di bellezze e paesaggi, storia, angoli di natura selvaggia, siti archeologici, tradizioni , enogastronomia. A parlare in sardo, inglese, francese, tedesco, spagnolo, ungherese, rumeno, danese, russo, azero, giapponese e polacco sono le straordinarie immagini e i post incorniciati in “cartelli” che richiamano le trame di tessuti sardi. Per dare il proprio contributo si può inviare una mail a sardegnaperta@gmail.com. Stesso indirizzo per la richiesta da parte di operatori turistici ed economici, enti, associazioni e istituzioni di inserire gratuitamente il loro logo nel materiale promozionale prodotto da SardegnAperta. Santa Teresa Gallura e Trinità d’Agultu e Vignola sono i primi due Comuni ad aver ufficialmente aderito al progetto. “Tanti altri – annunciano i promotori – sono in procinto di farlo”.