(ANSA) – MILANO, 14 MAG – Importanti lavori di ristrutturazione all’hotel Cala di Volpe, che riapre in questi giorni, e ristrutturazioni in vista anche per gli altri tre alberghi, Cervo, Pitrizza, Romazzino, per completare nei prossimi tre anni il piano d’investimenti quinquennale da 120 milioni di euro di Smeralda Holding che ha presentato il bilancio 2018 con ricavi per 103 mln. Un piano con ricadute sull’economia della Gallura, dal momento che la società spende 23 mln l’anno per gli stipendi del personale e oltre 26 per gli acquisti dai fornitori.
Sono quattro le strutture ricettive di lusso che contano un totale di 360 camere, con una clientela in cui prevalgono gli Usa, seguiti dagli italiani e a loro volta da francesi, tedeschi e inglesi, poi l’Est Europa, con volumi di molto inferiori. “La Cina non è un mercato – ha sottolineato il Ceo della società del turismo di lusso della Costa Smeralda, Mario Ferraro – perché alla principale generazione che oggi viaggia non apprezza il mare: ci vorranno altri 10-15 anni”.
Le ristrutturazioni sono i pilastri del piano industriale avviato da Smeralda Holding, controllata dal fondo sovrano del del Qatar, che ha in vista anche quelle del Tennis Club e del Pevero Golf, con la realizzazione di venti stanze e una spa al piano interrato. “A fine ristrutturazione, – ha annunciato Ferraro – non tutte le strutture avranno lo stesso brand.
Partiremo con una gara già nelle settimane a venire, per arrivare alla selezione a metà del prossimo anno”. Tra i lavori invece appena terminati per la stagione 2019 ci sono le novità al Cala di Volpe, che vede dieci suite, corridoi e la hall con design di Bruno Moinard, la creazione di una Spa curata dall’architetto Rodolfo Dordoni e l’apertura di un ristorante Matshuisa, mentre al Romazzino sono stati riprogettati l’ingresso principale dall’architetto Piero Lissoni e la Spa, con ingresso a cui ha dato nuova veste l’architetto Roberto Murgia, mentre è nato all’interno dell’albergo anche il primo kids club. Nessuna intenzione però di ampliare il numero di hotel: “2.250 sono non edificabili e in ogni caso non vogliamo altri alberghi, ma che la costa resti così, con un’intensità della natura unica al mondo”.