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Vittima di bulli: ancora niente denuncia

 

Ha voluto confrontarsi con i carabinieri della stazione di Sant’Avendrace per raccontare quanto accaduto sabato scorso al figlio, ma ha deciso di aspettare ancora qualche giorno prima di formalizzare la denuncia. Il padre del 13enne di Elmas, vittima da un anno di presunti episodi di bullismo, ha spiegato ai militari di voler parlare con il dirigente scolastico dell’istituto frequentato dal figlio e dal ragazzo che lo avrebbe preso di mira, solo dopo deciderà se presentare querela. I due studenti frequentano le medie nella stessa scuola ma in classi differenti.

Davanti ai carabinieri il genitore ha confermato due episodi di violenza: l’aggressione subita un anno fa al campo sportivo di Elmas e quella di sabato scorso in strada, sempre ad opera dello stesso ragazzo, spalleggiato da altri coetanei. Non sono emersi casi avvenuti in ambito scolastico. Il 13enne ha paura, praticamente non esce di casa e ora ha anche chiesto ai genitori di cambiare città. I militari della Stazione di Sant’Avendrace hanno avviato i primi accertamenti sabato scorso, dopo la chiamata informale della madre in cui segnalava l’ultima aggressione subita dal figlio.

“Si era confidato con un amico più grande di lui – racconta la donna all’ANSA – e sabato, quando sono usciti insieme, avevano concordato che se avessero incrociato il bullo avrebbero chiarito il perchè del suo accanimento. L’incontro c’è stato, in strada, con molti ragazzi e anche alcune ragazze presenti. Ma la richiesta di chiarimenti si è trasformata in aggressione. Qualcuno ha anche tirato fuori un coltello per minacciarli, ma sono riusciti a fuggire”.

“Il primo episodio risale a un anno fa – ricostruisce la mamma – mio figlio stava andando a giocare a pallone quando un ex compagno di scuola delle elementari lo ha prima insultato e poi picchiato. È lo stesso ragazzo dell’aggressione di sabato: da un anno non ha mai smesso di prenderlo di mira, spesso spalleggiato dagli amici, ogni volta che lo vede. Mio figlio è spaventato, non esce più di casa – conferma la donna – e adesso ci chiede anche di andare via da Elmas, di trasferirci definitivamente”.
   

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