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Al via le iniziative nel ricordo di Impastato.

Casa Memoria: “Fare sentire collettivamente che c’è un movimento antimafia che parte dal basso e da un impegno quotidiano nel nome dei diritti”

Momento finale la manifestazione del 9 maggio che ripercorre gli ultimi minuti della vita di Peppino Impastato

Palermo 2 maggio 2024 – Dal 2 al 9 maggio le iniziative per il 46° anniversario dell’omicidio mafioso di Peppino Impastato. Nelle diverse giornate saranno sviluppati il tema dell’informazione libera, l’antimafia sociale, le guerre, in particolare la situazione palestinese, il rapporto tra mafia, narcotraffico e dipendenze, insieme alle associazioni che si battono nei territori contro il crack e che vedrà la presenza storica a Cinisi, direttamente dal Messico, di una delegazione del congresso nazionale composta da rappresentanti di lotte di resistenza dei popoli indigeni e dei contadini della regione meridionale del Pacifico messicano, come Michoacán, Guerrero, Oaxaca e Chiapas, che combattono contro criminalità organizzata e narcostato.

Momento finale la manifestazione del 9 maggio che ripercorre gli ultimi minuti della vita di Peppino Impastato: il corteo da Radio Aut a Casa Memoria, dove interverrà il segretario Luigi Giove, responsabile d’organizzazione della Cgil nazionale. Oggi il primo appuntamento alle ore 11.15 all’Istituto comprensivo “Laura Lanza-Baronessa di Carini”. Un dibattito dedicato alla memoria di Peppino Impastato con Giovanni Impastato, Gemma Contin e Giovì Monteleone, sindaco di Carini.

La Cgil Palermo, quest’anno co-promotrice delle iniziative, e Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, lanciano insieme un appello alla mobilitazione per portare avanti il percorso che tra le sue tappe ha avuto il 29 aprile a Palermo l’assemblea nazionale contro mafia e corruzione della Cgil e che prosegue con l’anniversario di Impastato il 9 maggio e con il corteo del 23 maggio per l’anniversario della strage di Capaci.

“Un percorso di lotta alla mafia che parte dall’impegno quotidiano di ciascuno, in cui la Cgil è impegnata con tutte le sue categorie. Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici a partecipare per portare avanti la mobilitazione e la lotta nel nome di Peppino Impastato e di tutte le vittime della mafia, per opporci alla violenza mafiosa e a quella fascista – dichiara il segretario Cgil Palermo Mario Ridulfo – La lotta alla mafia deve essere declinata nella lotta per i diritti, tutti i diritti: al lavoro, alla casa, all’ambiente, alla scuola, alla salute, ai diritti civili e di genere. Per questo a Palermo è nata una rete di associazioni, il coordinamento sociale antimafia. Chi ci vuole omologare nella celebrazione della lotta alla mafia che si esaurisce con la posa delle corone di fiori non ci interessa”.

“Bisogna fare sentire collettivamente che c’è un movimento antimafia che parte dal basso e che vuole resistere alla mafia e al tentativo di negarci i diritti – aggiunge Luisa Impastato – Un movimento che i diritti invece li rivendica. Per noi fare antimafia significa soprattutto questo: far convergere più istanze sociali, il diritto al lavoro, a una vita dignitosa, allo studio, un no assoluto alla guerra, la difesa delle istanze climatiche. Sono tutti temi in cui ci riconosciamo e che sono gli stessi temi cari a Peppino e che oggi continuano a ispirarci”.

Il programma prosegue domenica 5 maggio alle ore 17, presso Casa Felicia, con il convegno “L’informazione è resistere”. Intervengono Nello Trocchia, Salvo Palazzolo, Gemma Contin, Rossella Puccio, Coordina Luisa Impastato.

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