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Con il Pnrr in Sicilia si finanziano opere infrastrutturali sulla rete ferroviaria già programmate o addirittura in fase di realizzazione

Denuncia delle deputate Savarino e Foti.

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Se i fatti denunciati risultassero veri, ci troveremmo di fronte a qualcosa che assomiglia molto da vicino a una truffa nei confronti della nostra isola. Con il Pnrr in Sicilia si finanziano opere infrastrutturali sulla rete ferroviaria già programmate o addirittura in fase di realizzazione con fonti di finanziamento nazionali.

È quanto emerso questa mattina in commissione IV Ambiente e Territorio del’Ars nella quale si è tornato a parlare di Pnrr e investimenti sulla rete ferroviaria nel corso di un’audizione con il dirigente regionale Fulvio Bellomo e i vertici di RFI e Trenitalia.

Dopo mesi di richieste per conoscere quali progetti fossero inseriti nel Pnrr, oggi si conferma quello che le deputate regionali Giusi Savarino di Diventerà Bellissima e Angela Foti di Attiva Sicilia denunciavano da tempo. Ossia il finanziamento a valere sul Pnrr di opere già programmate con altre fonti di finanziamento.

Che fine hanno fatto i fondi già destinati alla Sicilia?

Sorgono spontanee due domande:

  1. Che fine hanno fatto i fondi già destinati alla Sicilia per infrastrutture ferroviarie e adesso sostituiti da fondi PNRR?
  2. Qualcuno ha pensato di raggiungere il 40% dei fondi PNRR spettanti al Sud sottraendo fondi già assegnati con altre fonti di finanziamento?

È fondamentale appurare la verità dei fatti e pretendere lo storno e la restituzione dei finanziamenti sottratti.

“Abbiamo ritenuto doveroso fare una ricognizione e compiere ulteriori approfondimenti – commenta Giusi Savarino, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità – allarmate da alcuni studi sul divario territoriale dedicati proprio all’attuazione del Pnrr nel Meridione d’Italia. Che fine hanno fatto i fondi Cipe già assegnati alla Sicilia e oggi liberati? Nonostante i ripetuti solleciti del Governo Musumeci, a Roma tutto tace. Pare proprio che il Governo Draghi con la Sicilia abbia fatto il gioco delle tre carte”.

“Sul Pnrr – afferma la vicepresidente dell’Ars, Angela Foti – non avevamo notizie di interventi infrastrutturali che non fossero già stati programmati e finanziati da fondi Cipe. L’impressione diventata poi certezza è che sia cambiata soltanto la fonte di finanziamento, ma gli investimenti siano rimasti gli stessi, con l’aggravante che le somme del Pnrr dovranno essere restituite. Stiamo parlando di 1 miliardo e 439 milioni di euro di risorse che spettano alla Sicilia e che potrebbero essere riallocate.”.

“È ora che Roma dia risposte. Sarebbe il caso che anche i deputati nazionali siciliani che sostengono il Governo Draghi vigilino affinché queste importanti risorse finanziarie non siano sottratte alla Sicilia”, concludono le due parlamentari regionali.

Fontehttps://www.lanazionesiciliana.eu

 

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