avvocatoinprimafila il metodo apf

Confcommercio Sicilia chiede al governatore isolano Schifani di emanare lo stato di emergenza a sostegno delle imprese locali

Emanare lo stato di emergenza e prevedere misure urgenti per il sostegno alle imprese e agli operatori economici che stanno vivendo momenti drammatici anche a causa dell’emergenza che ha colpito l’aeroporto di Catania e, di conseguenza, il sistema aeroportuale siciliano. E’ il contenuto della richiesta che, a nome dell’intero sistema, il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, ha formalmente inoltrato al governatore Renato Schifani. “La Sicilia brucia e conta le vittime – scrive ancora Manenti – e, come il governatore sa bene, l’eccezionale ondata di calore che nei giorni scorsi ha investito la nostra Regione, con punte oltre i 47° in alcune zone, ha inevitabilmente portato anche il fuoco e la devastazione. Purtroppo, non è un fenomeno inatteso o straordinario e solo la casualità non ha determinato danni peggiori a questo piuttosto che a un altro territorio siciliano. Oggi ci risvegliamo con una Sicilia in ginocchio, alle prese con roghi, la maggior parte di certo di origine dolosa, che non si contano più mentre la flotta dei Canadair è assolutamente insufficiente: dunque servono mezzi e uomini”.

“Al di là delle evidenti difficoltà di contrasto al fenomeno – ancora Manenti – numerose sono le aziende siciliane che hanno visto andare in fumo sacrifici ed investimenti e dunque crediamo che serva fare tutto il possibile per garantire, prima di ogni altra cosa, assistenza alla popolazione civile che è dovuta fuggire nottetempo dalle proprie abitazioni e poi sostegno alle imprese colpite che oggi contano i danni. Oltre ai roghi, sottolineiamo la mancanza dell’energia elettrica e di conseguenza dell’acqua, situazione che nel territorio etneo ha creato notevolissime difficoltà alle imprese ed alle famiglie. In queste ore, inoltre, siamo venuti a conoscenza che l’Enel investirà in Sicilia, per adeguare i servizi, oltre 400 milioni di euro, probabilmente provenienti dal Pnrr. Ci chiediamo: se questi investimenti erano previsti, perché aspettare l’emergenza?”.

 

Exit mobile version