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La ripresa del turismo in Sicilia produce più imprese e occupati: +1.021 aziende e +7.133 addetti nel primo trimestre di quest’anno

Otto enti sostengono le candidature del Trapanese al patrimonio Unesco

La forte ripresa del turismo in Sicilia – che nel 2023 (dato Regione siciliana) ha visto 648.186 arrivi in più rispetto al 2022 (pari a 5.536.609, +13,3%) e che accelera quest’anno, quando solo nel primo trimestre gli arrivi di visitatori stranieri, stimati da Bankitalia, sono aumentati di 61mila unità (499mila) sullo stesso periodo del 2023 – produce anche un notevole incremento delle attività economiche e la conseguente crescita degli addetti dell’industria della ricettività.

Infatti, secondo i dati dell’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia, nel primo trimestre di quest’anno le imprese registrate agli Albi camerali dell’Isola e attive nelle categorie “servizi di alloggio e ristorazione”, “noleggio, agenzie di viaggi e servizi di supporto”, “attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento”, e “altre attività di servizi” sono diventate 46.826, in aumento di 1.021 unità rispetto alle 45.805 attive nei primi tre mesi del 2023.

Questo, di conseguenza, ha comportato l’incremento del personale, con l’assunzione di 7.133 lavoratori in più, che sono passati dai 150.715 del primo trimestre 2023 ai 157.848 di gennaio-marzo di quest’anno.

Analizzando questo trend favorevole, il presidente di Unioncamere Sicilia, Pino Pace, ha osservato che “ancora di più è opportuno perseguire l’obiettivo dell’allungamento delle stagioni turistiche, per far sì che la Sicilia diventi meta preferita tutto l’anno. In tal senso, Unioncamere Sicilia, anche in applicazione del protocollo d’intesa sottoscritto con l’assessora regionale al Turismo, Elvira Amata, anche quest’anno metterà a disposizione iniziative di promozione e strumenti di supporto per una migliore e più sostenibile organizzazione integrata dei territori nel loro insieme”.

Con queste finalità Pino Pace, nella qualità di commissario straordinario della Camera di commercio di Trapani, ha dato ulteriore impulso al percorso avviato lo scorso mese di dicembre in occasione dell’evento “Aspettando il solstizio d’inverno”, durante il quale l’ente camerale si è proposto come soggetto aggregatore per la candidatura del territorio trapanese al patrimonio Unesco.

Pace, presso la sede di Corso Italia, ha presieduto un primo incontro operativo fra i soggetti istituzionali che si sono dichiarati interessati ad intraprendere questo percorso. Hanno partecipato il segretario generale dell’ente, Diego Carpitella; il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida; l’assessore al Turismo di Marsala, Salvatore Agate; il sindaco di Paceco, Aldo Grammatico; il sindaco di Misiliscemi, Salvatore Antonino Tallarita; la presidente del Distretto Turistico della Sicilia occidentale, Rosalia D’Alì; la direttrice della Riserva e Oasi Wwf delle Saline di Trapani e Paceco, Silvana Piacentino; il presidente dell’Unione Maestranze Processione dei Misteri, Giovanni D’Aleo, e il segretario Antonio Galia.

Alla base dell’incontro c’è stato lo studio di fattibilità che la Camera di commercio di Trapani, dando seguito agli impegni assunti al termine dell’evento “Aspettando il Solstizio d’Inverno”, ha commissionato a Giorgio Andrian, esperto internazionale di candidature Unesco.

Un primo obiettivo è ben definito: arrivare alla candidatura per il riconoscimento quale “Riserva della Biosfera”, nel Programma “Man and the Biosphere” MaB dell’Unesco, dei territori delle Saline di Trapani, Paceco, Misiliscemi e Marsala. Si tratta di un tema nuovo nell’ambito del panorama delle attuali 20 Riserve della Biosfera italiane e in linea con la priorità strategica delle aree costiere.

Da qui sono stati analizzati i percorsi più fattibili. Si è parlato, inoltre, della possibilità di candidare la “Processione dei Misteri” al Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, secondo la Convezione del 2003. Infatti, esiste già un percorso collettivo verso questo riconoscimento, che è portato avanti in Italia da EuroPassione per Italia (a cui Trapani già aderisce) e che permetterebbe di beneficiare del lavoro già svolto dalle altre comunità italiane. In questo ambito si sta valutando anche la convenienza di predisporre una candidatura transnazionale, con altri Paesi che hanno simili tradizioni.

E’ stato, infine, illustrato il percorso, intrapreso dal Distretto Turistico della Sicilia Occidentale, per il riconoscimento di Trapani quale Città Creativa dell’Unesco nell’ambito del “Creative Cities Network of Gastronomy”. La prossima primavera sarà pubblicato un bando internazionale e Trapani si prepara a contendere il privilegio di diventare la prima città di questa rete nell’Italia meridionale.

I sindaci e i rappresentanti delle principali realtà interessate hanno, quindi, condiviso l’istituzione di un tavolo permanente dedicato ai temi Unesco che si riunirà regolarmente per confrontarsi sui vari percorsi e per creare sinergie. “La sfida è grande – ha commentato al termine Pino Pace – , ma ci incoraggia la possibilità concreta di trasformarsi in una bellissima realtà che può davvero segnare, finalmente, la svolta per l’economia di questa provincia”.

 

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