«L’onda di maremoto al largo delle coste turche è stata registrata di 20 centimetri. Ma l’allerta rimane in Sicilia, Calabria ionica, Marche, Abruzzo, Puglia. Le prime misure effettuate lungo le coste ci dicono però di un fenomeno ridotto».
L’invito resta quindi ancora di non avvicinarsi alla costa. Alle 6,30 era stata fermata a scopo cautelativo la circolazione dei treni in tutta l’isola e anche in Calabria e Sicilia. La circolazione è ripresa regolarmente dopo le 7.
Anche il capo della Protezione Civile siciliana Salvatore Cocina ha detto che l’allarme rimane, ha fatto sapere che è in costante contatto con il DPC-Roma. E che ha avuto notizia che l’altezza di onda misurata in Turchia «è molto più piccola del previsto e pari a circa 15 cm. Tuttavia i mareografi misurano successive onde, probabilmente causate da ulteriori scosse. Pertanto l’allarme, pur ridimensionato, permane. Il Dipartimento regionale della PC, tramite sala operativa e i dirigenti provinciali, ha attivato il sistema regionale ed è in contatto con le prefetture dell’isola e con i Sindaci dei comuni costieri. L’onda arriverà prima sulla costa ionica da Eolie, Messina a Portopalo raggiungerà tutte le coste dell’isola». In nottata, dopo il terremoto in Turchia, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia aveva emesso un’allerta. Secondo l’avviso l’onda sarebbe dovuta arrivare sulla costa siciliana alle 6:35 su Siracusa‚ alle 6:39 a Catania e alle 6:40 a Messina.
Fontehttps://www.open.online/2023/02/06/turchia-terremoto-tsunami-sicilia-allarme-ridimensionato-treni/