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Le infrastrutture ferroviarie affidate a RFI e finanziate con i fondi del PNRR erano in gran parte già state finanziate con fondi nazionali.

Il governo nazionale ha quindi semplicemente definanziato le opere e le ha rifinanziate con fondi PNRR.

PNRR

ARS Sicilia

Se ci tolgono oltre un miliardo di finanziamenti e ce lo ridanno per un altro verso, non ci hanno dato nulla e ci hanno fatto felici e gabbati.

Di fatto hanno eluso la norma del 40% dei fondi del PNRR al Sud con i più due handicap: i fondi PNRR vanno in gran parte restituiti dallo Stato all’Europa e hanno il 2026 come orizzonte temporale di spesa, limite che gli altri fondi non avevano.

Su questa questione si misurerà davvero la capacità di reazione della politica siciliana.

Il governo regionale, tutti i gruppi parlamentari e tutti i partiti devono chiedere un incontro urgente al Presidente del Consiglio per pretendere che la cifra definanziata abbia come destinazione altre infrastrutture ferroviarie nella nostra regione.

Ieri, replicando all’on. Savarino, il Presidente dell’Assemblea Regionale, Gianfranco Miccichè, aveva spiegato che le difficoltà sono dovute al fatto che non vi sono in Sicilia progetti pronti.

Miccichè nel caso specifico ha torto.

Il problema della progettazione è un problema serio di tutto il Sud, ma nel caso di cui discutiamo non vi è un problema di progettazione locale, perché questa spetta esclusivamente a RFI (Rete Ferroviaria Italiana).

Il PNRR non può diventare un gioco delle tre carte. I fondi destinati al Sud devono essere certi e mai sostitutivi di altre forme di finanziamento.

Su queste questioni, tutta la politica locale deve sapersi muovere come un sol uomo; anzi, nel caso specifico come le due donne deputate …continua su 

di Rino Piscitello https://www.lanazionesiciliana.eu/governo-e-ferrovie-hanno-un-brutto-vizio-carta-vince-carta-perde/

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