(ANSA) – PALERMO, 23 OTT – Una prima assoluta al Teatro Massimo di Palermo “Il Paradiso e la Peri” di Robert Schumann, mai andato in scena in Sicilia, al debutto domani, giovedì 24 ottobre, alle 20,30. Un’opera rara messa in scena dal collettivo Anagoor, con la regia di Simone Derai, premiato con il Leone d’argento alla Biennale di Venezia del 2018. Peri è uno spirito maligno con fattezze femminili, ma aspira al Paradiso, è disposta a qualunque sacrificio pur di ritornare nell’Eden. Gabriele Ferro è sul podio dell’opera che ha fortemente voluto.
“E’ un capolavoro – spiega il maestro – che parla di redenzione, un’opera autobiografica, perché Schumann era affetto da terribili sensi di colpa, era un luterano e aveva musicato un testo di un anglicano, Thomas Moore, e il viaggio della Peri si svolge in Medioriente, tra Iran, Iraq e Siria. E’ veramente un’opera interreligiosa, e dunque molto attuale. Dal punto di vista musicale è molto impegnativo trovare la giusta misura tra il sentimento romantico e il rigore classico della partitura”.
Le immagini, spesso di repertorio, del video fanno riferimento alla guerra in Siria, alla martoriata regione dei Curdi, ai musei egiziani, perché tutta l’opera parla della morte, come momento di passaggio in un’altra dimensione. “C’è una forte dose di dolore – aggiunge il regista di Anagoor – nella musica e nel testo. Schumann era molto sofferente e il suo rapporto con Dio viene stravolto dalla sua malattia mentale, ma una cosa non gli sfugge, che la Misericordia di Dio è talmente grande che alla fine la Peri potrà entrare in Paradiso”. Nel cast Sarah Jane Brandon, Valentina Mastrangelo, Atala Schock, Maximilian Schimtt e Albert Dohmen. Il coro è diretto da Ciro Visco. Si replica fino al 29 ottobre.