Enrico Letta, segretario nazionale del Partito democratico, ogni tanto pensa di essere spiritoso. E quindi ieri a Palermo ha pensato bene di “fare la battuta”. Ma, purtroppo per lui, ne è venuta fuori, invece, soltanto una spaventosa caduta di stile.
Provando a giocare sulle divisioni del centrodestra Enrico Letta ha detto testualmente: “Non siamo solo noi a dire che il governo Musumeci fa schifo; lo dice anche metà del centrodestra”.
“Dire ad un avversario politico che fa schifo denota una cultura e un atteggiamento minoritario degno di un partitino dell’ultrasinistra dei primi anni ’70”. La risposta di Musumeci è stata un’indimenticabile lezione.
“Letta – ha detto infatti Musumeci – pensa di trovare un titolo per le agenzie attaccando il mio governo. Qualcuno gli dovrebbe ricordare che in questo momento il suo esecutivo siciliano, quello a guida Pd cacciato dagli elettori nel 2017, è alla sbarra perché ritenuto espressione di una associazione a delinquere. Taccia, dunque. Quando, a giugno, gli amministratori di sinistra saranno spazzati via anche da Palermo, Letta si pentirà di aver usato toni indegni per un presunto leader moderato”.
Mai risposta fu più calzante nei confronti del leader di uno schieramento che si convince sempre di avere ragione a prescindere e si trova invece troppo spesso dalla parte del torto.