(ANSA) – PALERMO, 15 NOV – Il gup di Palermo ha condannato complessivamente a 21 anni di carcere per due tentativi di estorsione e danneggiamenti i mafiosi Salvatore Lupo (6 anni), Antonino Sciortino (10 anni) e Sergio Damiani (5 anni). Avrebbero chiesto il pizzo a due imprese edili che stavano realizzando appartamenti a Monreale (Pa).
Le ditte dovevano versare 3mila euro per ognuno dei 18 appartamenti in costruzione e far realizzare gli impianti idraulici a una azienda vicina alla mafia. Solo nel 2017, convocati dai carabinieri, le vittime hanno confermato le tentate estorsione. A gestire il racket era Sergio Damiani, capomafia di Monreale.
Salvatore Lupo avrebbe avvicinato gli imprenditori. Sono stati assolti Girolamo Spina, Antonino Alamia, Nicola Parisi, Roberto Spinnato e Salvatore Lo Cicero, accusati di violenza privata.