Il dott. Elino Attardi coordinatore del Movimento Identita’ Siciliana: “Vi spiego perche’ votare No al Referendum Costituzionale”.
“Comincio col dire che l’Assemblea Costituente nel 1948 non aveva previsto un numero fisso di deputati e senatori, ma un “rapporto numerico costante” tra numero di abitanti e parlamentari. Nello specifico, si prevedeva un deputato ogni 80.000 abitanti o frazione superiore a 40.000 abitanti, e, per ogni Regione, un senatore ogni 200.000 abitanti o frazione superiore a 100.000 abitanti
Come noto, la riforma costituzionale, oggetto del Referendum, prevede una riduzione da 630 a 400 del numero dei deputati e da 315 a 200 di quello dei senatori elettivi: a tal fine, la legge di cui si chiede la conferma modifica gli articoli 56, secondo comma, e 57, secondo comma, della Costituzione”.
Se vince il NO La Sicilia perde di colpo, un terzo dei propri rappresentanti. Con meno “posti” molti territori non saranno più rappresentati. Ma c’è di più. Alzandosi “de facto” il quorum per essere eletti, sarà ancora più difficile, ai limiti dell’impossibile, per un partito siciliano mandare un rappresentante a Roma a rappresentare gli interessi dei Siciliani fuori dai partiti coloniali.
L’Italia impedendo l’attuazione del nostro statuto speciale ha violato i diritti costituzionali della Sicilia, ma sol perché la Sicilia non è stata in grado di mandare a Roma deputati e senatori essenziali per le maggioranze di governo. Il successo in tal senso delle rappresentanze altoatesine a valdostane dimostrano che solo con una DEPUTAZIONE SICILIANA potremo avere rispetto e prospettive di sviluppo e di futuro.
Con il SI la possibilità di mandare una deputazione siciliana indipendente si allontana, le nostre catene, invece, si stringono.
Il fronte del No al referendum è trasversale ai partiti e agli schieramenti politici, ma è unito nel considerare, come noi, questa consultazione come “una truffa”, perché lascia intendere che il via libera alla riforma possa avere un potere taumaturgico rispetto ai tanti problemi legati al funzionamento delle nostre istituzioni”.
“La Sicilia DEVE-conclude Attardi– condizionare la politica italiana se vuole sopravvivere, altrimenti qualunque cosa si faccia in Regione troverà poi nello Stato un muro di gomma.
Con il NO al referendum del 20-21 Settembre difendiamo la Sicilia contro un referendum oligarchico e liberticida”.
Dott. Elino Attardi
(coordinatore del Movimento Identita’ Siciliana)