Siracusa – L’esperienza lombarda dei Distretti urbani del commercio da applicare in Sicilia. Per rendere le imprese sul territorio isolano ancora più vive, ancora più forti, nonostante il grave momento di crisi. Se il commercio, negli ultimi 15-20 anni è radicalmente cambiato, in particolare nel rapporto tra venditore e compratore, lo stesso, però, continua a essere lo snodo centrale delle comunità. Questo il senso della prima giornata, ieri pomeriggio, a Villa Politi, a Siracusa, della seconda conferenza di sistema promossa da Confcommercio Sicilia su “Il futuro del commercio. L’esperienza del Nord e la crescita del Sud”. Due giorni, compreso quello di oggi, per mettere a fuoco la sinergia tra pubblico e privato attraverso deleghe specifiche da parte degli enti locali territoriali. Ma non solo. Focus sui distretti commerciali utilizzabili come strumento anche giuridico per lo sviluppo e la competitività territoriale. Aprendo i lavori, il direttore generale Confcommercio Sicilia, Enzo Costa, ha parlato di un sogno da inseguire, rendendo sempre più vivo e più forte il sistema economico isolano.
Il direttore Confcommercio Siracusa, Francesco Alfieri, citando Italo Calvino quando afferma che “D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”, ha affermato che “occorre, dunque, ripensare l’abitare, l’intrattenimento, il tempo libero, la quotidianità urbana, affinché il commercio possa ritrovare la sua giusta, moderna ed innovativa collocazione sociale, prima che economica”.
Ed ecco perché l’esperienza lombarda diventa utile da contestualizzare sul territorio siciliano. Basti pensare che la Regione Lombardia ha deliberato uno stanziamento di oltre 43 milioni per tre anni per il nuovo Bando sui distretti del commercio. Luca Zanderighi, professore ordinario di Marketing all’Università degli studi di Milano, si è soffermato sull’inizio del fenomeno in Italia, sulla genesi, sulle potenzialità dello stesso e sulle criticità esistenti mentre Giovanna Mavellia, direttore generale Confcommercio Lombardia, ha chiarito l’importanza delle associazioni di rappresentanza in un nuovo sistema commerciale. Che fa della salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosostenibilità uno dei propri punti di forza.
Quindi ha detto la sua Roberto Lambicchi, dirigente commercio Regione Lombardia, che ha posto l’accento su un aspetto in particolare, l’importanza delle associazioni di rappresentanza in un nuovo sistema commerciale. Maurizio Lissoni, presidente di Viviseregno, ha messo in luce l’importanza di una rete ma, soprattutto, in una chiave di crescita sostenibile, l’importanza delle persone che la formano e che potranno continuare a recitare, in questo contesto, un ruolo rilevante. In questo senso, le reti di imprese rappresentano lo strumento operativo del Duc così come essenziale è il market place.
Nelle conclusioni al convegno, il rieletto presidente regionale di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, ha parlato anche del “coinvolgimento degli enti locali per una nuova visione del commercio. Inoltre – ha aggiunto – mi pare di poter dire che ci sia la congiuntura ottimale visto che l’avvio di questo percorso coincide con l’inizio dell’attività del nuovo governo regionale senza dimenticare di confermare il lavoro sulla legge del commercio, svolto dalla terza commissione Ars alle Attività produttive”. I lavori si concluderanno questa mattina con altri interventi esplicativi tesi ad esporre il senso del percorso che sarà attuato.