(ANSA) – FIRENZE, 13 LUG – Cinquant’anni di storia delle istituzioni regionali della Toscana, e cinquant’anni di storia della Toscana nei campi dove si è dispiegata l’azione della Regione, dalla cultura all’economia, dai diritti alla legalità, fino ai giorni difficili dell’emergenza Covid. E’ questo il racconto, con le immagini fotografiche dell’archivio ANSA, proposto dalla mostra ‘I nostri primi 50 anni’, realizzata da Consiglio e Giunta regionale della Toscana in collaborazione con l’agenzia, aperta da oggi fino al 7 agosto a Firenze.
Due le sedi della mostra, ideata per il 50/o anniversario dell’istituzione della Regione: le sale di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Giunta, e gli spazi intitolati a Carlo Azeglio Ciampi in Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio. L’auspicio che “nella prossima legislatura possa essere una mostra itinerante sul territorio” è stato espresso da Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, alla cerimonia di inaugurazione di oggi, a cui hanno preso parte anche l’assessore regionale a istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco, il dirigente dell’ANSA Giancarlo Torri che ha portato un messaggio dell’amministratore delegato Stefano De Alessandri, e la responsabile della sede ANSA di Firenze Paola Catani Gagliani.
A Palazzo del Pegaso si parte dalle immagini della prima seduta del Consiglio, il 13 luglio 1970, e dalla prima donna presidente di un’Assemblea legislativa regionale in Italia, Loretta Montemaggi nel 1975, ma si racconta anche del simbolo della Regione, il Pegaso di Benvenuto Cellini, emblema di libertà che fu adottato nella Resistenza dal Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, e della Festa della Toscana che ogni anno il 30 novembre celebra l’abolizione della pena di morte, decretata nel 1786 dal granduca Pietro Leopoldo per la prima volta al mondo.
La parte di mostra ospitata a Palazzo Strozzi Sacrati racconta il ruolo svolto e gli obiettivi perseguiti dalla Regione: dalle azioni di difesa e valorizzazione delle eccellenze paesaggistiche e produttive, al lavoro per la tutela dei diritti, la cultura della legalità, la gestione delle emergenze. Con primati e buone pratiche da rivendicare: ad esempio il ‘modello Versilia’ per la gestione delle calamità naturali dopo l’alluvione del 1996, e il progetto ‘Arcipelago pulito’ che ha ispirato il ddl ‘Salva mare’ del governo.
E ancora, in campo sociale, il modello di accoglienza diffusa dei migranti in un’ottica di integrazione, l’istituzione già dal 1985 di una consulta per il mondo del volontariato, la legge 63/2004 contro le discriminazioni sessuali (prima Regione in Italia ad approvarla), il ‘codice rosa’ negli ospedali per tutelare le donne vittime di violenza, il progetto ‘Giovanisì’ per l’autonomia delle ragazze e dei ragazzi.
“La Toscana ha sempre avuto un ruolo di avanguardia: fu la prima a istituire il difensore civico, la prima a documentarsi e attivarsi su leggi significative come quelle in materia urbanistica, e la Toscana vuole avere anche questo ruolo in futuro, per dare respiro allo Stato regionale” ha detto Giani alla presentazione della mostra.
“in un Paese come l’Italia con tante differenze territoriali la dimensione regionale è davvero quella più giusta per intercettare i bisogni dei territori, e adattare le politiche alle loro peculiarità. Questo passa anche dalla capacità di avere una forte collaborazione istituzionale con il livello centrale”, le parole di Cristina Grieco, assessore regionale a istruzione, formazione e lavoro .
“Ringraziamo la Regione per avere dato fiducia all’ANSA e per avere creduto nella nostra capacità di raccontare la sua storia”, ha affermato De Alessandri nel suo messaggio: “Il nostro archivio fotografico – ha ricordato – con più di 8 milioni di immagini in formato digitale che dagli anni 40 Ad oggi documentano i più importanti eventi nazionali e internazionali, costituisce una risorsa iconografica fondamentale”.