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Superbatterio, 17 morti sospette

Analisi di cetrioli inviati dalla Germania nel laboratorio europeo di riferimento per escherichiacoli, oggi 31 maggio 2011 a Roma. "Non si può escludere che la variante dell'escherichia coli, ora diffusa in Germania, possa arrivare in Italia. Ma si può escludere la trasmissione dell'infezione adottando e mantenendo regole di igiene, come quella di lavare accuratamente le mani, la frutta e la verdura". A dirlo il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a margine di una conferenza stampa presso il suo Ministero. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

 

(ANSA) – FIRENZE, 7 SET – Negli ospedali della Toscana “i pazienti che dal novembre 2018 al monitoraggio di fine luglio sono stati infettati dal superbatterio New Delhi sono stati 64.
 La mortalità osservata finora nei casi infetti è di 17 su 44, pari quasi al 40%”. “La cautela nel comunicare il numero dei decessi è dovuta alle condizioni generali di questi pazienti: non è detto che la causa della morte sia stata necessariamente il New Delhi, le cause possono essere altre, oppure il batterio può essere una concausa”.

E’ quanto spiega in una nota la Regione Toscana. A pubblicare la notizia delle 17 morti sospette sono stati Repubblica e il Tirreno. “Il dato netto di causa-effetto sarà disponibile solo dopo un’attenta analisi e valutazione” e al momento “si tratta di un dato in corso di aggiornamento, in quanto i dati di mortalità arrivano dopo la notifica delle infezioni”. Un dato più aggiornato riguarda l’ospedale Cisanello a Pisa, dove maggior è il numero di casi di infezione: su 31 si registravano 10 di mortalità, pari al 32%”.
   

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