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Fase 2: Trentino e Alto Adige, norme ad hoc per riapertura

 

(ANSA) – TRENTO, 28 APR – Dopo il presidente altoatesino, Arno Kompatscher, e la minaccia della Svp, con il segretario Philipp Achammer, di ritirare la sua collaborazione con il governo nazionale, arriva una richiesta di “maggiore autonomia per la gestione della fase 2” anche dalla Lega del Trentino, con il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, il segretario Lega Trentino, Mirko Bisesti, e Giuliano Vettorato per Lega Alto Adige. “Si tratta di una linea concordata”, spiega il segretario, Mirko Bisesti.

“Lo strumento per procedere in questa direzione sarà una norma di legge ‘ad hoc’, da portare in discussione nei due consigli provinciali. Un rinforzo legislativo che permetterà alle due Province di anticipare, fermo restando le prescrizioni sanitarie, sul tema non solo delle riaperture di determinate attività economiche, ma anche dei servizi alle famiglie”, si legge in una nota della Lega del Trentino.

“Siamo in linea con Bolzano, la volontà è quella di far capire al governo che certe misure sono eccessivamente restrittive. Pur avendo a cuore la tutela della salute ed il contenimento del contagio. Però dire che un’attività aprirà tra un mese non è facilmente accettabile”. Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, sulla richiesta di maggiore autonomia. Il governatore del Trentino conferma la volontà di utilizzare una norma ad hoc da discutere in Consiglio provinciale in modo da anticipare i tempi della riapertura delle attività economiche e dei servizi rispetto a quanto previsto a livello nazionale. 
   

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