(ANSA) – BOLZANO, 8 NOV – “Ben venga l’esposto dell’ordine dei medici contro il nostro manifesto, non aspettavamo altro. Da decenni ogni giorno viene calpestato il diritto dei sudtirolesi di usare la propria madrelingua e ora finalmente se ne parla.
Andremo fino a Bruxelles e Strasburgo”. Lo afferma Eva Klotz, la fondatrice della Sued-Tiroler Freiheit, il partito che ha affisso il manifesto choc di un cadavere con la scritta “Il medico non sapeva il tedesco”. “E’ stato proprio l’ordine dei medici – aggiunge – a rivendicare l’importanza di poter comunicare nella madrelingua, quando si parlava dei medici di lingua tedesca in Alto Adige”.
“Si lamentano del manifesto, ma nessuno grida allo scandalo quando si creano situazioni pericolose per il fatto che il medico non comprende il paziente”, aggiunge Klotz. “Molti sudtirolesi ormai si sono rassegnati e parlano in italiano con i medici, rinunciando così a un loro diritto”, conclude l’ex consigliera.