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Nuove regole dipendenti provinciali, sindacati in Consiglio

 

(ANSA) – TRENTO, 02 LUG – I sindacalisti Giuseppe Pallanch (Cisl), Maurizio Valentinotti (Fenalt), Luigi Diaspro (Cgil) e Marcella Tomasi (Uil) hanno incontrato in Consiglio provinciale a Trento una rappresentanza dei consiglieri ed il presidente Kaswalder per riferire delle criticità relative alle modalità di lavoro per i dipendenti della Provincia. “Si è deciso tutto senza confronto e con enormi violazioni delle procedure previste. Il governo provinciale così ci costringe ad adire il giudice del lavoro, coltivando un’idea retriva di pubblica amministrazione e minando anche la coesione sociale. I dipendenti provinciali sono comunque determinatissimi a proseguire nella loro protesta”, ha detto Diaspro.

Rispondendo a Ugo Rossi (Patt), i sindacalisti hanno spiegato che i passi dell’ordinaria concertazione non sono stati seguiti e che il verbale d’incontro con la Giunta non porta infatti le loro firme. Paolo Ghezzi (Futura) – riferisce una nota del Consiglio provinciale – ha parlato di “rigidità un po’ stupida” e di metodo coerente con quello adottato dalla Giunta nei rapporti con il Consiglio. Sara Ferrari (Pd) ha evidenziato che le scelte fatte colpiscono il benessere delle famiglie e contraddicono clamorosamente le certificazioni Family Audit ottenute dalla Pat.

Lucia Coppola (Futura) ha definito la circolare sui dipendenti Pat “un disastro incomprensibile, visto che lo smart working stava funzionando molto bene”, e ha esortato la Giunta a riaprire il confronto. Filippo Degasperi (Onda civica) ha chiesto se la circolare è stata preceduta da una verifica dei bisogni dell’utenza (la risposta è stata negativa) e ha detto che appena in aprile si era approvata una promettente legge provinciale in tema di digitalizzazione della pubblica amministrazione. Rispondendo a Paola Demagri (Patt), i sindacalisti hanno spiegato che la Pat non ha dato strumentazione adeguata ai dipendenti per il lavoro da casa, tant’è che molti si sono comprati il pc in proprio. Alex Marini (Gruppo Misto) ha ricordato il problema nel problema costituito dai lavoratori fragili e ha lamentato l’assenza di un minimo confronto nelle sedi consiliari. All’incontro erano presenti anche i consiglieri Katia Rossato (Lega) e Michele Dallapiccola (Patt). 
   

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