(ANSA) – BOLZANO, 02 AGO – Il ventiduenne Loris Daniel Caciula ha patteggiato in tribunale a Bolzano, davanti al giudice Walter Pelino, una pena di 4 anni e 10 mesi per l’omicidio preterintenzionale di sua zia Nicoleta, rumena di 46 anni, trovata morta nel suo appartamento di Brunico il 17 luglio dell’anno scorso. Il giudice ha disposto l’immediata scarcerazione dell’imputato.
Il reato era stato derubricato, da omicidio volontario a preterintenzionale, dopo che una perizia della Procura aveva stabilito che la donna non morì per soffocamento da strangolamento, come inizialmente ipotizzato, bensì come conseguenza non voluta di una mossa di Krav maga che il giovane aveva imparato per autodifesa: stringendo cioè la mano sul collo della donna ne provocò un infarto, a causa della sovrastimolazione dei barocettori. L’imputato ha sostenuto di essersi in questo modo voluto difendere dalle presunte avances della zia, che lui era andato a trovare all’una di notte.