(ANSA) – TRENTO, 9 MAR – Specialmente in certi periodi dell’anno, all’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente e al Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento arrivano segnalazioni da parte di privati cittadini riguardo alla presenza di schiume o colorazioni nelle acque superficiali. Spesso sono segnalazioni allarmate, perché è stato avvistato qualcosa di anomalo, che di primo acchito fa pensare a un inquinamento, ma non sempre è così.
Appa, sul numero di marzo della sua newsletter periodica, offre una serie di indicazioni utili per distinguere tra schiume causate da agenti naturali, come le forti piogge e il vento, che inducono la movimentazione di materiale decomposto e il distacco dal fondo delle alghe, e tra schiume formatesi a causa dell’uomo. Le schiume generate da tensioattivi chimici, inizialmente molto vistose, sono poco persistenti ma si riformano subito non appena si agita il campione in un contenitore. Inoltre spesso presentano odore di sapone o detersivo e presenza di bolle iridescenti.