Lavorare uniti per “superare l’emergenza” legata alla E45, o con la riapertura del tratto chiuso o con una viabilità alternativa adeguata: è la richiesta avanzata dai vertici di alcune delle maggiori istituzioni dell’Umbria riuniti a Città di Castello.
“Abbiamo lanciato un appello per confrontarci e trovare insieme soluzioni per la grave emergenza che si è determinata con lo stop alla E45, un problema enorme perché questa arteria rappresenta lo sbocco naturale a nord per il nostro territorio” ha detto il sindaco e presidente della Provincia Luciano Bacchetta. “E’ fondamentale – ha aggiunto – trovare una soluzione rapida, efficace e sicura, che consenta l’immediata riapertura”.
“La chiusura della E45 ha provocato una situazione insostenibile, non solo per Città di Castello e l’Altotevere, ma per tutta l’Umbria, a causa di una strada spaccata in due” ha detto l’assessore regionale Fernanda Cecchini.
“Per rispetto dei cittadini, presi in giro dall’ennesima farsa di una sinistra sempre più alla deriva, Lega e Movimento 5 Stelle non hanno partecipato al summit sulla E 45, organizzato a Città di Castello dal Pd”: ad annunciarlo in una nota congiunta i parlamentari Riccardo Augusto Marchetti, Virginio Caparvi, Luca Briziarelli, Stefano Lucidi, Tiziana Ciprini, Filippo Gallinella, l’europarlamentare Laura Agea, i consiglieri regionali Valerio Mancini, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, oltre ai rappresentati comunali tifernati, Marcello Rigucci e Marco Gasperi. “In natura – affermano M5s e Lega – il coccodrillo prima mangia l’ uomo, poi si pente e piange. In politica il Pd prima distrugge poi chiede agli altri di rimediare all’istante. Non c’è molta differenza tra un feroce animale e un partito schizofrenico che cerca consensi sfruttando la buona fede dei cittadini”.