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La nuova biblioteca a Città di Castello

(ANSA) – PERUGIA, 9 MAR – Tra il Parmigianino e l’ebook: anche se l’attribuzione dell’affresco deve essere confermata, la nuova biblioteca di Città di Castello si prepara a diventare una casa comune nella quale le decorazioni del Cinquecento e oltre 50.000 volumi tra incunaboli e cinquecentine del Fondo Antico convivranno con il prestito digitale dei libri di carta e connessioni internet ultraveloci. Alla vigilia dell’inaugurazione, prevista domenica, anche Monica Bellucci, tifernate di nascita, saluta l’apertura della nuova biblioteca a Palazzo Vitelli a San Giacomo, “la palestra femminile del liceo che frequentavo e che ricordo sempre con affetto insieme ai luoghi dove sono cresciuta e dove torno appena posso” ha scritto in un messaggio al sindaco Luciano Bacchetta.
    Il Palazzo, costruito dalla potente famiglia dei Vitelli nei primi decenni del XVI secolo, terrà insieme conservazione e promozione culturale, con 12mila volumi in consultazioni, sale dedicate ai bambini, laboratori, isole tematiche, una piattaforma digitale.

Inoltre – spiega una nota del Comune – gli spazi della biblioteca sono coperti dalla rete WiFi gratuita. “Rinascimento e contemporaneità sono le parole chiave di Città di Castello perché queste due dimensioni temporali convivono in tanti contesti: nella presenza di Burri e di Raffaello, nell’impianto urbano e da oggi anche nella nuova biblioteca in cui le tecnologie non scalzano il passato ma lo rispettano” ha detto il sindaco durante l’anteprima di oggi. “Ora abbiamo una biblioteca per cornice e dotazione adeguata a città anche molto più popolose della nostra e dobbiamo mettere a leva fino in fondo questa eccellenza culturale e sociale, dato che sarà uno spazio sempre aperto per i giovani, a cui spetterà il compito di darle un’identità”. “Con l’apertura della biblioteca Carducci in questa prestigiosa sede, al termine del percorso di recupero e rifunzionalizzazione di Palazzo Vitelli a san Giacomo che ci ha visto fortemente impegnati in questi anni, dotiamo Città di Castello e i suoi cittadini di una straordinaria ‘piazza del sapere’, che arricchisce la rete bibliotecaria dell’Umbria” ha detto la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, congiuntamente all’assessore regionale Fernanda Cecchini. “Finanziata con Accordo di programma quadro in materia di beni culturali e del bando integrato Tac2 per un importo di oltre 6 milioni di euro, tra fondi regionali, europei, statali e comunali, ha richiesto negli anni – ha spiegato – consistenti risorse che la Regione ha garantito per l’incremento del patrimonio, il restauro e la catalogazione dei beni librari della biblioteca tifernate, oltre 350mila euro, a sostegno degli investimenti dell’amministrazione comunale. Alla costruzione del sistema bibliotecario, la Regione sta da tempo lavorando e investendo. L’apertura della nuova biblioteca di Città di Castello si cala nella terza fase di questo processo di sviluppo del ‘sistema del sapere’, che segue in particolare due fronti innovativi: fornire un accesso digitale ai contenuti a tutti i cittadini tramite le biblioteche pubbliche umbre e sviluppare progettualità partecipate così da migliorare il benessere dell’individuo e garantire l’apprendimento permanente lungo tutto l’arco della vita. I cittadini, dunque, come fruitori e costruttori di nuovi saperi. Per questi motivi il Digipass, un aiuto per l’accesso alle tecnologie e ai servizi digitali a disposizione di ogni utente, è stato collocato in questo contesto”. Domani la giornata di inaugurazione comincerà alle 15.30 in Corso Cavour. Nella sede i cittadini saranno accolti dagli studenti del polo professionale Cavallotti-Patrizi-Baldelli e fino alle 22 accompagnati dalla guide sarà possibile visitare il palazzo. Martedì 12 marzo la biblioteca aprirà ufficialmente le sue porte.
   

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