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Terni, l’autopsia non chiarisce le cause della morte dei ragazzi

Non ha definitivamente chiarito cosa abbia provocato la morte dei due ragazzi di Terni l’autopsia eseguita oggi all’istituto di medicina legale di Perugia. Rimane confermata – secondo quanto appreso dall’ANSA – l’ipotesi di un decesso legato all’uso di una sostanza tossica. Se si sia però trattato di metadone o di codeina lo stabiliranno gli esami tossicologici. Una settimana il tempo necessario per i primi risultati.

Flavio Presuttari, 16 anni, e Gianluca Alonzi, 15, Erano sani e senza alcun tipo di malformazione o patologia evidente in atto. E’ quanto emerso dall’autopsia eseguita a Perugia dal medico legale Massimo Lancia, incaricato dalla procura. Presente anche la dottoressa Laura Paglicci Reattelli, consulente della difesa del quarantunne Aldo Maria Romboli, fermato dai carabinieri per avere ceduto del metadone diluito con acqua, in cambio di 15 euro, ai due ragazzi poche ore prima che morissero. Le famiglie dei due adolescenti non hanno invece nominato loro periti. L’ipotesi degli esperti rimane quella che i decessi siano legati all’uso di una sostanza tossica che ha provocato in entrambi una insufficienza cardiaca. Gli esami tossicologici affidati alla dottoressa Paola Melai dovranno chiarire ora di quale tipo di sostanza si tratta e in che quantità è stata rintracciata.

Intanto lunedì alle 15.30 nel duomo di Terni saranno celebrati i funerali dei due ragazzi. Per il giorno delle esequie il sindaco di Terni Leonardo Latini ha proclamato il lutto cittadino. A celebrare il rito funebre sarà il parroco del duomo, don Alessandro, insieme ad altri sacerdoti. In previsione di un notevole afflusso di persone sono stati allestiti spazi anche fuori dalla chiesa per rispettare le norme contro la diffusione del Covid. Don Alessandro è in queste ore in contatto con le famiglie dei due ragazzi. “Stanno reagendo – ha spiegato parlando con l’ANSA – e già hanno espresso la volontà che non finisca tutto con il funerale. Vogliono infatti mantenere viva la memoria dei due ragazzi”.

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