Proseguiranno anche nei prossimi giorni i campionamenti all’interno dello stabilimento della Cogne acciai speciali nell’ambito dell’inchiesta per inquinamento ambientale, del suolo e delle acque, aperta dalla procura di Aosta. La sola giornata di martedì 10 dicembre non è stata sufficiente infatti a terminare l’ispezione svolta dai carabinieri del Noe di Torino, dall’Arpa Piemonte e dall’aliquota del Corpo forestale della Valle d’Aosta della sezione di polizia giudiziaria presso la procura. Il decreto penale di condanna chiesto al giudice nei mesi scorsi dal pm Eugenia Menichetti riguarda il presunto superamento dei limiti dell’inquinamento acustico. Il procedimento relativo al mancato rispetto della normativa sulle emissioni in atmosfera – contrariamente a quanto si era appreso in un primo momento – è invece sospeso: in questi casi il reato si estingue quando il contravventore adempie alla prescrizione e paga la sanzione pecuniaria.