E’ stata inaugurata la stele in ricordo di Giovanni Selis, pretore di Aosta scampato il 13 dicembre del 1982 al primo attentato in Italia a un magistrato.
Si trova in via Monte Vodice, dove accendendo la sua Fiat 500, Selis scatenò l’esplosione di un ordigno posizionato nel vano motore. L’iniziativa è frutto di un ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Aosta il 27 giugno. “Sono piccoli momenti ma che servono per non dimenticare”, ha detto il presidente dell’assemblea cittadina, Sara Favre. “Capì quali trame venivano tessute tra il Casinò di Saint-Vincent e il mondo della politica, che mandò in crisi con le sue inchieste. Grazie a lui in Valle d’Aosta abbiamo anche il primo arresto e la prima condanna di un assessore regionale per corruzione in Italia”, ha ricordato Donatella Corti, referente di Libera Valle d’Aosta.
“L’attentato a Selis è sicuramente in relazione all’omicidio di mio padre”, ha detto Paola Caccia, figlia di Bruno, procuratore di Torino ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1983.