L’impatto della pandemia sull’economia valdostana è stato “pesante” a causa della rilevanza dei settori del turismo e del commercio, che hanno subito un tracollo da metà marzo. Lo sostiene Banca di Italia nel Rapporto su Economia Valle d’Aosta sull’anno scorso ma nel quale quest’anno è stata dedicata una parte anche agli effetti dell’emergenza coronavirus.
Secondo Bankitalia, i settori del commercio, del turismo e del tempo libero hanno avuto cali del fatturato che vanno dal 30% in su, con “elevati timori anche per la stagione estiva”. C’è stato anche impatto “forte” sull’industria, legato al calo della domanda (riduzione dell’attività fino a un terzo), e “molto forte” sulle costruzioni, che nel 2019 avevano denotato qualche segnale di ripresa.
Per quanto riguarda l’occupazione – che nel 2019 era cresciuta – è stato registrato un lieve calo (-0,3%) ma una valutazione più concreta si avrà solo tra qualche mese. Da segnalare anche una “brusca contrazione dei consumi”. Il Rapporto ha anche evidenziato che circa un terzo delle famiglie valdostane non ha membri con contratti a tempo indeterminato ed è quindi “a rischio”. Complessivamente la situazione delle famiglie valdostane è solida, con un indebitamento basso rispetto alla media nazionale. Ha tenuto e tiene tutt’ora anche il sistema bancario valdostano.